Leggere la Grande Guerra. L'illustrazione italiana (1915-18) fra memoria e storia

27.11.2018

27 NOVEMBRE 2018 - DUE INCONTRI

ore 11:00
Donazione da parte del Sig. Lorenzo Giachi dell'Illustrazione italiana

Aula D - Ca' Dottori
via del Santo 28, Padova

ore 16:00
Non è l'altra guerra: è la guerra!
Leggere per ricordare, capire, immaginare

Museo Storico della Terza Armata - Palazzo Camerini
via Altinate 59, Padova

 



La missione nazionale per il Centenario della Grande Guerra aveva fra i suoi obbiettivi quello di coinvolgere tutto il territorio nazionale nel ricordo del 15-18, non solo il nord est investito pesantemente dal fronte. In occasione così di alcune ricerche svolte in Toscana, è emersa in un comune del chianti, San Casciano in Val di Pesa, una copia rara delle annate 1915-19 dell’Illustrazione Italiana appartenuta al sig. Pietro Giachi, per la quale il figlio Lorenzo cercava una collocazione.

L’impegno del nostro Dipartimento, lo SPGI, nel Comitato di Ateneo per il Centenario della Grande Guerra, e la ricchezza della nostra biblioteca intitolata a Ettore Anchieri, hanno immediatamente convinto il sig. Giachi a donarla all’Università di Padova. L’Illustrazione italiana  fondata da Emilio Treves – morto proprio nel 1916 - nel 1873 settimanale, con sede a Milano, uscita fino al 1962, è uno dei giornali illustrati più letti dall’Italia medio borghese fra fine 800 e primi novecento con La Domenica del Corriere  e La tribuna illustrata.

Si avvarrà di penne nobili come Carducci, Deledda Pirandello e – come vedrete nella Grande Guerra – D’Annunzio, poi Montale, Quasimodo, Bacchelli, Solmi. A chi si rivolgeva? Alla media borghesia, proponendo una informazione semplice e immediata con rubriche letterarie ed anche con temi scientifici divulgativi. Se ne traggono interessanti spunti per la storia di immagine, in particolare mettendola in relazione con altre testate come La Rosa – la Gazzetta dello sport nata attorno ad un sport da guanti bianchi il ciclismo, e con l’élite politico-economico del paese ben rappresentata nel suo Consiglio d’amministrazione – dalla Rosa era poi nato Il Cielo, rivista dedicata all’arma nuova, l’aereo, ma con un taglio prettamente “sportivo” iniziando con i “cavalieri dell’aria”, i piloti da caccia, come Francesco Baracca ma anche le storie del cs “personale lurido” i meccanici. Altri settimanali avevano interrotto la pubblicazione causa la guerra e la censura.

L’Illustrazione aveva proseguito senza patire troppo della censura, del resto i suoi testi raramente mostravano una qualche profondità analitica che potesse far temere il peggio, e cioè una critica al governo. Il suo target poi non richiedeva di affrontare la vita quotidiana delle trincee ma solo gli aspetti “macro” del conflitto, non il fante, ma i reggimenti in parata, e le grandi operazioni militari. La censura non era così un problema serio per l’Illustrazione italiana.

Per celebrare l’occasione, un collega da sempre attento alla divulgazione, Massimo Torricelli, verranno proposte una serie di letture dedicate all’orrore della Guerra, ai morti civili, ai soldati vittime di una disciplina frutto di una distorta considerazione del combattente. Il filo conduttore sarà una interpretazione “retroattiva”

dell’Art. 11 della nostra Costituzione che ci obbliga a rivedere con occhi nuovi le guerre passate. Il contesto storico non deve essere dimenticato. Aiuterà in questo un docente del Dipartimento, David Burigana. Di nessuno dei temi che verranno sollecitati dalla serata, se n’è trovata traccia nell’Illustrazione italiana, neppure sotto il profilo “eroico” o “patriottico”. Già da qui gli spunti di analisi storica non mancano.